UN BUON ANNUNCIO DI SELEZIONE

Per riuscire a produrre i risultati, un annuncio deve necessariamente contenere alcuni elementi fondamentali.

1.       Definizione chiara del ruolo (il nome della posizione)

 E’ importante che sia chiaro qual è la figura professionale che stiamo ricercando, così da evitare di perdere eventuali candidati validi o di attirare candidati non in linea con quanto desiderato. La definizione del ruolo è fondamentale anche e soprattutto per gli annunci pubblicati sul web. I candidati che cercano lavoro sul web, attraverso i portali di offerte di lavoro o i motori di ricerca, tendono infatti a effettuare ricerche specifiche e mirate, scrivendo le esatte parole del lavoro che stanno cercando (“venditore”, “centralinista”, “web designer”). È meglio quindi evitare diciture originali e simpatiche ma che non sono comunemente utilizzate e che nessuno cercherebbe (tipo “braccio destro del titolare” oppure “responsabile del sorriso”), oppure termini non a tutti comprensibili (“addetto al project management” o “responsabile HR).

2.       Luogo di svolgimento del lavoro

Nell’annuncio deve sempre essere indicato in modo chiaro in quale luogo si svolgerà il lavoro. Intendiamo sia il paese o città, sia il posto fisico (ufficio, cantiere, fabbrica). Per la pubblicazione degli annunci sul web è fondamentale indicare per esteso la provincia di svolgimento del lavoro. Questo perché chi cerca lavoro generalmente utilizza come parole chiave nei motori di ricerca la mansione e la provincia; per esempio “venditore Milano” oppure “magazziniere Bologna”.

3. Offerta di valore

Questo è forse l’ingrediente più importante di un annuncio di successo. Con “offerta di valore” intendiamo la proposta che viene fatta ai candidati, l’opportunità di lavoro che viene prospettata. Quando un candidato legge un annuncio di selezione, solitamente si fa la domanda “Perché dovrei andare a lavorare in quest’azienda?”. L’offerta di valore dovrebbe contenere la risposta. Ed è in assoluto l’elemento che fa la differenza tra avere candidati di qualità o candidati mediocri. La qualità dei candidati è in effetti direttamente proporzionale a ciò che viene offerto loro

4. Requisiti richiesti

Con requisiti intendiamo le caratteristiche richieste dall’azienda per ricoprire il ruolo in esame. Nell’annuncio dovrebbero essere esplicitati solo i requisiti veramente NECESSARI per lo svolgimento del lavoro, diversamente si rischia di creare un annuncio troppo esigente (con troppi “paletti) che limita eccessivamente la quantità di candidature. I requisiti possono riguardare il titolo di studio, l’età o la zona di residenza, le competenze tecniche, l’esperienza maturata nel settore dell’azienda o nella posizione ricercata, la conoscenza delle lingue o dell’informatica, aspetti caratteriali (determinazione, capacità comunicativa) oppure richieste specifiche (disponibilità a viaggiare o a trasferirsi, disponibilità ad accettare un certo tipo di contratto, presenza esteriore). È importante che nell’annuncio di selezione ci sia il giusto bilanciamento tra cosa si richiede (requisiti) e cosa si offre (offerta di valore). Anzi, a livello ottimale, la parte dell’offerta dovrebbe essere preponderante rispetto a quella delle richieste e dovrebbe essere inserita prima.. La maggior parte degli annunci che si trovano su web e giornali risultano scarsamente efficaci proprio perché fanno il contrario.

5.       “Bottoni” che attirino il giusto target di riferimento

Nel gergo pubblicitario, viene definito “bottone” un tasto che, quando premuto, suscita l’attenzione della persona e la invoglia a leggere o approfondire maggiormente la comunicazione. Per far sì che qualcuno venga attratto o legga un messaggio, è importante inserire all’interno qualcosa che “colpisca a livello emotivo il lettore e attragga la sua attenzione”.  Tutti noi abbiamo dei bottoni, cioè dei tasti che quando premuti suscitano in noi delle mini reazioni emotive. Le tasse sono un esempio di “bottone” che è comune alla maggior parte di noi: quando viene premuto generalmente una persona che si corruccia, o si preoccupa, o cambia umore. “Guadagnare tanti soldi” è un bottone comune a tanta gente, “i costi del personale” sono un bottone comune agli imprenditori, “l’età che avanza” è un bottone comune alle ragazze single over 35, “aiutare i propri figli ad avere successo nella vita” è un bottone comune a quasi tutti i genitori. Ovviamente i bottoni possono variare a seconda del tipo di persona che prendiamo in considerazione o che vorremmo “colpire” con il   nostro messaggio pubblicitario. Sta di fatto che i “bottoni” sono indispensabili per scrivere un testo che abbia un effetto sul target (cioè l’obiettivo di mercato per il quale stai scrivendo un messaggio pubblicitario).

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