Gli individui si dividono tra internals (coloro che percepiscono in modo maggiore che sono le loro azioni a influenzare i risultati ottenuti) ed externals (coloro che attribuiscono a cause esterne i risultati che ottengono). In genere gli externals si dimostrano più soggetti all’ansia e allo stress, meno motivati e si pongono obiettivi meno ambiziosi.
C’è una specificità che accomuna gli internals, le persone animate dalla convinzione di poter essere arbitri e artefici del proprio destino, superando o aggirando le contrarietà che dovessero frapporsi nel loro percorso: è un forte senso di responsabilità. Sentirsi responsabili ha una duplice valenza: rendersi conto ma anche rendere conto. Una persona responsabile agisce in modo equilibrato e riflessivo, nella piena consapevolezza che i propri comportamenti e le proprie decisioni producono delle conseguenze per sé e in molti casi anche per gli altri. Ma un forte senso di responsabilità implica qualcosa in più.
Un conto infatti è sentire una responsabilità e un altro è assumersi una responsabilità, farsene carico personalmente, direttamente e completamente. Sentire una responsabilità è una percezione. Assumersi una responsabilità è un’azione, il che significa avere atteggiamenti attivi e non passivi.
Esistono tre tipi di controllo:
- CONTROLLO ESTERNO
Di ciò che ci succede si scarica spesso la responsabilità agli altri e all’ambiente
– CONTROLLO DELLE PROPRIE AZIONI
Si limita la propria responsabilità soltanto a ciò che si fa direttamente
– CONTROLLO INTERNO TOTALE
Oltre che assumersi la responsabilità del proprio operato si avverte una responsabilità rispetto a come agiscono gli altri

Correttezza, coscienziosità e senso del dovere sono tre ingredienti fondamentali della responsabilità. Ma se desideriamo che le cose vadano come vorremmo è necessario anche intervenire. Non è sufficiente che un genitore sia di esempio al figlio, attiene alla sua responsabilità che si adoperi anche per correggerlo quando sbaglia e per modificarne i comportamenti sconvenienti e irrispettosi.
Su buona parte dei problemi che ci assillano, ci fanno disperare e ci tolgono il sonno si può incidere. Se non c’è una soluzione, esisterà comunque una via d’uscita o una maniera di affrontarli senza farsi stritolare. Acquisire un controllo interno totale, l’ultimo gradino della scala della responsabilità, significa farsi carico delle azioni che si rendono necessarie anche rispetto agli altri e alle circostanze.