L’inserimento di persone di qualità in un’azienda non va visto come un’azione occasionale, di corto respiro, dettata dall’impellenza di tamponare una situazione contingente o dal dover far fronte ad un sovraccarico di lavoro. Va viceversa considerato come un arricchimento del capitale umano, come un’attività strategica alla quale non ci si deve sottrarre perché è indirizzata alla crescita dell’azienda. I risultati si misureranno non tanto nel breve termine quanto nel tempo. Nelle aziende di successo il reclutamento di profili di qualità è sempre aperto. La lungimiranza non può essere vincolata ad un limitato orizzonte temporale.
Esistono requisiti utili e necessari ed altri semplicemente preferenziali ma a mio avviso il collaboratore ideale dell’azienda del terzo millennio deve possedere e contemperare tre spiccate caratteristiche, tutte ugualmente indispensabili e irrinunciabili:
1. Attitudini relazionali
2. Competenze tecniche e professionali
3. Flessibilità e cioè disponibilità al cambiamento