CHE COSA FANNO I COLLABORATORI VINCENTI DELLE PMI ITALIANE 1° parte

Abbiamo svolto un sondaggio ad un gruppo selezionato di collaboratori che erano cresciuti professionalmente e finanziariamente all’interno delle proprie aziende (coinvolgendo principalmente collaboratori di PMI) e chiedendo quali fossero le loro ricette vincenti per crescere in azienda. Riteniamo i dati emersi molto interessanti. Infatti forniscono gli elementi che, a nostro avviso, dovrebbero costituire la spina dorsale di qualsiasi buon programma di formazione e miglioramento aziendale. 

In primo luogo abbiamo analizzato le caratteristiche personali dei collaboratori che crescevano in azienda. (Nota Bene: tutte le domande di questa sezione sono state poste a collaboratori che erano cresciuti in azienda e stavano occupando posizioni di responsabilità):

 1) Quali sono le caratteristiche personali che un collaboratore d’azienda deve avere al fine di crescere e di avere opportunità nell’azienda dove lavora?

 Al primo posto: DESIDERIO DI CRESCERE COME PERSONA, DI IMPARARE E DI CAMBIARE PERSONALMENTE (21,3%)

 Il collaboratore che cresce nella PMI italiana ha innanzi tutto il desiderio di migliorarsi personalmente, ha voglia di crescere, di imparare, ha curiosità ed apertura nei confronti delle idee nuove. Considera l’azienda non come un luogo di lavoro, ma come un momento di crescita personale.

 Nel momento in cui perdi il desiderio di migliorarti come persona, di imparare cose nuove, di diventare più capace, smetti di crescere all’interno dell’impresa dove lavori e ti sembra di non avere più opportunità o sbocchi. Il che è come dire: il miglioramento personale costante è alla base della crescita economica in azienda. Nel momento in cui smetti di essere appassionato dal miglioramento e consideri di essere arrivato, la tua carriera all’interno dell’impresa si insabbia.

Ciò è da attribuire, almeno in parte, ad una delle sfaccettature dell’individuo davvero motivato: la motivazione personale avviene quando abbiamo l’idea che da lì a poco impareremo tante cose nuove ed importanti. Quando invece sviluppiamo l’idea che non ci sono più cose importanti da sapere e da conoscere o che non c’è possibilità di imparare tante cose nuove e fantastiche a breve, il nostro livello di motivazione cala.

 

Al secondo posto, i collaboratori vincenti indicano: LA DISPONIBILITA’ AD ASSUMERSI DELLE RESPONSABILITA’ ED A FARE SACRIFICI PERSONALI (14,6%)

In azienda crescono quei collaboratori che sono disposti ad assumersi delle responsabilità, a dire al proprio responsabile: “Capo, lascia stare. Di questa cosa da oggi in poi voglio occuparmene io”. Queste persone permettono all’imprenditore di delegare e di potersi quindi dedicare alle attività veramente importanti per lo sviluppo dell’azienda. Diventano quindi le colonne cui l’imprenditore gioco forza è costretto a delegare potere ed opportunità economiche.

 

Un’altra cosa che i collaboratori vincenti sottolineano all’interno di questa risposta è il fatto che l’assunzione di responsabilità non può davvero avvenire se non c’è una disponibilità a fare sacrifici sul piano personale. Infatti numerosi sono i collaboratori che in risposta a questa domanda forniscono cose quali: “perseguire gli obiettivi aziendali, sacrificando a volte quelli personali”, “disponibilità”, “disposto a sacrificarsi oggi per un futuro migliore”, “predisposizione al duro lavoro”, ecc.

 

Al terzo posto:  AVERE AMBIZIONE, SOGNI, OBIETTIVI  (13,6%)

Fondamentale per la crescita del collaboratore non pare essere una meta di largo respiro (anch’essa importante, ma più per la vita, e non necessariamente per la crescita individuale all’interno di un’impresa). Le mete che i collaboratori migliori si pongono, infatti, sono generalmente obiettivi ambiziosi di crescita da qui ai prossimi dodici mesi. Essi profondono verso tali obiettivi e mete una notevole quantità di impegno, ambizione, determinazione unita ad una grande disponibilità a fare sacrifici nella loro vita personale.

Questo punto è rinforzato dal fatto che, quando viene chiesto loro quali sono le loro principali regole del successo, la risposta in assoluto più fornita è “un vero desiderio di crescere affermarsi e vincere(16%), seguito a ruota dalla “disponibilità a fare sacrifici” (11%).

Vediamo dunque che il nostro manager dopo aver creato un ambiente adatto alla crescita (imprenditore come modello, coinvolgimento nel sogno o progetto aziendale, buone relazioni con i collaboratori ed incentivazione economica), dovrebbe stimolare i propri uomini a stabilire obiettivi ambiziosi da raggiungere nel breve-medio termine e far sì che questi si impegnino per realizzarli (vedi anchela Parte IIdi questo report relativa a come gestire un collaboratore per incrementare la sua produttività).  

 

Al quarto posto: CREDERE NELL’AZIENDA E NEL TITOLARE: SPOSARE IL SOGNO ED I VALORI (12,3%)

Questa voce si compone di risposte quali “avere lo stesso obiettivo del titolare”, “sposare e condividere i valori dell’azienda”, “credere nell’azienda e nei sogni della direzione”, ecc. E’ evidente che questa convinzione o fiducia nell’azienda potrebbe vacillare in momenti nei quali la direzione non dia prova di grandi performance o, peggio ancora, mostri essa stessa di essere in confusione per quel che riguarda valori ed obiettivi. Situazioni queste che, per quanto l’azienda possa essere ben gestita, comunque di tanto in tanto avvengono.

Ebbene, i collaboratori che più riescono a crescere in un’impresa, sono quelli che, a dispetto di tutto quello che è avvenuto, riescono a mantenere o ripristinare rapidamente la loro fiducia nel leader o negli obiettivi dell’impresa. Per contro, quelli che rimangono in azienda pur non avendo più questa fiducia, da lì in poi non riescono più a crescere.

Condizione essenziale per crescere in ogni impresa ed avere quindi opportunità economiche è il fatto di essere davvero un membro del gruppo, far proprie le mete ed i valori dell’impresa e non limitarsi ad essere un semplice prestatore d’opera.

 

Altre risposte fornite alla domanda, in ordine di importanza:

 -Avere un atteggiamento allegro, positivo e che mette gli altri a proprio agio (12,3%)

-La capacità di proporre se stessi e lanciarsi nelle opportunità (9%)

-Amare quello che si fa (7,8%)

-Sincerità ed onestà (3,4%)

-Altre risposte miscellanee (10,1%)

 

Una riflessione più approfondita su tutte le risposte fornite a questa domanda ci fa comprendere che un collaboratore d’impresa potrebbe essere una bravissima persona (sincerità ed onestà), amare il lavoro che fa ed avere anche un atteggiamento allegro, positivo e disponibile con i colleghi, ma ciò, per quanto estremamente positivo, comunque non lo porterà a crescere e ad avere opportunità economiche in azienda. 

Egli crescerà in azienda solamente nel momento in cui metterà in gioco se stesso per cambiare e migliorare, si assumerà delle responsabilità rischiando anche di fare brutte figure e diventando un punto di riferimento per gli altri a costo di qualsiasi sacrificio personale. Il tutto mettendo in campo una notevole quantità di ambizione.

La domanda “Elenca quelle che, secondo te, sono le cinque regole fondamentali per avere successo in azienda” sostanzialmente conferma i risultati di cui sopra. Si ha successo come collaboratore quando “ci si pone una meta e ci si impegna davvero per realizzarla” guidati da “un vero desiderio di crescere, di affermarsi e vincere” e dalla “disponibilità a fare sacrifici”. Si cresce quando si diventa davvero un membro del gruppo facendo propri gli obiettivi dell’azienda, sposando le idee aziendali, avendo fiducia nel proprio boss e nel gruppo di cui si fa parte. 

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